Come curare gli attacchi di panico con Ipnositerapia
Ipnosi per attacchi di panico, un valido aiuto per liberarti della paura
Come curare gli attacchi di panico con Ipnositerapia?
L’ipnosi per attacchi di panico è uno dei possibili trattamenti che ha dimostrato di poter curare questo problema senza ricorrere ai farmaci o, perlomeno, riducendone l’uso per abbandonarli progressivamente.
Gli attacchi di panico arrivano stravolgendo la vita senza alcun preavviso, con sintomi intollerabili che raggiungono il picco in pochi minuti. Minuti che sembrano durare un’eternità.
In questi momenti, lo stato di panico può essere talmente intenso da sembrare che stia davvero succedendo qualcosa di catastrofico.
Chi soffre di attacchi di panico prova un’ansia incontenibile che si manifesta attraverso sintomi molto evidenti: palpitazioni, sudorazione, dolori al petto, formicolio, brividi, nausea, vertigini, senso di svenimento, paura di perdere il controllo o, perfino, di morire, derealizzazione (senso d’irrealtà), depersonalizzazione (distacco dal sé).
Quando l’attacco di panico diventa frequente nel tempo, la soglia di tollerabilità cala drasticamente fino a degenerare nella condizione di evitamento. Perché una volta provata l’esperienza dell’attacco di panico, si inizia ad avere il terrore degli attacchi successivi (ansia anticipatoria).
L’ansia anticipatoria innesca il meccanismo dell’evitamento e l’agorafobia (la paura di non poter fuggire in caso di pericolo), con la tendenza a evitare situazioni temute: uscire da soli, incontrare gli altri, guidare, andare a lavorare ecc.
L’evitamento alimenta il disturbo da panico, rovinando la vita nella sua quotidianità, distruggendo le relazioni, ostacolando i propri obiettivi. E quando succede questo, è il momento di intervenire per capire come curare gli attacchi di panico e liberarsi del loro fardello.
Curare gli attacchi di panico diventa un’esigenza quando il loro ripetersi si fa più intenso, complice la stessa paura di riprovare quei terribili sintomi che sfiancano sia mentalmente sia fisicamente.
La cura degli attacchi di panico deve essere pianificata valutando le caratteristiche e le esigenze della singola persona.
Come curare gli attacchi di panico con Ipnositerapia
Come psicoterapeuta specializzata in Ipnosi ericksoniana mi occupo del trattamento degli attacchi di panico tramite ipnositerapia con risultati molto positivi, riscontrabili già dopo le prime 4 o 5 sedute, nei casi meno “gravi”.
Non dimentichiamo, infatti, che dall’episodico attacco di panico si può scivolare nel più complesso disturbo da panico, il cui trattamento può richiedere un approccio eventualmente integrato di psicoterapia cognitivo-comportamentale, cure farmacologiche, terapia ipnotica, EMDR. Considerando anche la possibile coesistenza di più patologie (comorbilità) come disturbo ossessivo-compulsivo, depressione, sindrome bipolare.
Personalmente, anche nei casi più complicati ho riscontrato nell’ipnosi un validissimo strumento terapeutico capace di modificare la percezione di sé, stimolare la costruzione immaginativa di nuovi scenari di vita, intervenire a un livello più profondo del semplice sintomo.
La psicoterapia con ipnosi nella cura di ansia si dimostra la forma più adatta per i diversi tipi di ansia: ansia da prestazione, disturbo d’ansia generalizzato (GAD), ansia da separazione, fobia sociale, attacchi di panico.
La Trance Ipnotica
L’efficacia dello stato di trance utilizzato nella ipnositerapia è quello di indurre lo stato di calma e il rilassamento, ma anche di rendere accessibili le risorse che sono dentro ognuno di noi in una dimensione inconscia.
Attraverso la trance ipnotica (modificazione dello stato di coscienza), si interviene sulle caratteristiche disfunzionali e sulla storia del paziente, il quale potrà migliorare:
- la consapevolezza delle proprie sensazioni
- la capacità di gestire l’ansia
- la capacità di osservare i problemi da nuove prospettive / mettere in discussione schemi cognitivi limitanti
- controllare quelle reazioni vissute come estranee al proprio controllo cosciente
- sviluppare una maggiore autonomia e autostima
- ridurre la sensazione di fragilità.
Modificare lo stato di coscienza significa costruire realtà alternative a quelle dello stato di coscienza ordinario, potendo così affrontare il problema oltre i limiti imposti dal pensiero logico-razionale e dal limite spazio-temporale.
Per portare la persona nella sua realtà ipnotica vengono stimolati i sistemi sensoriali, iniziando da quello visivo con l’utilizzo delle immagini mentali. Le immagini mentali in stato ipnotico creano le alternative alla razionalità nella risoluzione del problema.
Durante la trance ipnotica, la persona può sperimentare senza alcuna paura quelle situazioni più temute e che si cerca di evitare, imparando quindi a gestirle anche nello stato di veglia.
Infine, dopo un percorso di terapia emergono nuovi tratti della personalità liberata dagli schemi limitanti e animata da una più forte autostima.
Il potere del rilassamento
Durante la psicoterapia ipnotica il paziente scopre il potere delle tecniche ipnotiche e impara quelle autoipnotiche, attraverso le quali raggiunge il rilassamento profondo per gestire le tensioni fisiche ed emotive.
Imparare le tecniche autoipnotiche è utile per controllare l’ansia e la paura in autonomia, prevenirne le conseguenze (attacco di panico), e per recuperare il controllo delle emozioni.
Si può arrivare al rilassamento profondo, fisico e mentale, attraverso la tecnica della respirazione, che prevede la respirazione con l’addome, inspirando lentamente con il naso ed espirando più lentamente con la bocca.
Oltre a imparare a respirare, il paziente impara a gestire gli effetti della iperventilazione e della tachicardia, riuscendo così a controllare queste condizioni e a non cadere nella paura dell’infarto imminente durante l’attacco di panico.
Cos’è l’Ipnosi
Chi pensasse che l’ipnosi è pericolosa o che sia una sorta di manipolazione per alterare lo stato di coscienza, sta prendendo un grande abbaglio. L’ipnosi clinica è una tecnica terapeutica ufficiale nel trattamento di molti disturbi, ben lungi dal manipolare la volontà altrui.
Il paziente durante l’ipnosi è sempre consapevole di tutto ciò che sta succedendo, nella totale libertà di accettare o rifiutare le suggestioni condivise. Di fatto, quindi, quello che svolge nello stato naturale ipnotico è un ruolo attivo.
Esistono poi lo psicoterapeuta e l’illusionista, come sappiamo, sperando sia chiaro che la trance ipnotica da spettacolo non c’entra assolutamente nulla con la trance da ipnositerapia clinica.
Dunque, cos’è l’ipnosi?
Ebbene, l’ipnosi è un processo psicologico naturale e fisiologico che può farci percepire la realtà in un modo diverso da come siamo avvezzi, o obbligati, a causa delle circostanze limitanti.
L’accesso a quella realtà altra, che non conosciamo e che risiede nel nostro inconscio, viene permesso attraverso delle tecniche (respirazione, linguaggio metaforico, immagini e visualizzazioni) che aprono la persona a una maggiore ricettività, e la fanno accedere al proprio inconscio.
In questa dimensione si trovano tutte quelle risorse e potenzialità spesso ignorate che lasciano intravedere le proprie potenzialità, nuove soluzioni al problema e nuovi punti di vista.
La psicoterapia ipnotica lascia accedere alla propria dimensione creativa che risiede nell’inconscio, attraverso la quale possiamo scoprire nuove associazioni di idee, pensieri, nuovi modelli comportamentali.
Attraverso l’ipnosi, la persona modifica la visione fragile del sé, ammorbidisce gli schemi di pensiero rigidi e modifica le modalità di vita disfunzionali. Focalizzando la propria attenzione sull’esperienza, si esce dalla condizione di autodifesa lasciando emergere contenuti, pensieri e associazioni che permettono di trovare soluzioni nuove.