“Il 30,9% dei bambini sono ad alto rischio di disordine da stress post-traumatico”. (fonte: Corriere.it)
Non possiamo non chiederci come gestire le relazioni con i figli in un momento così delicato e complicato per tanti versi.
Complicato per noi adulti che abbiamo perso alcuni punti fermi della nostra vita e della nostra quotidianità. Complicato per i nostri figli che scontano le conseguenze del Covid con emozioni destabilizzanti.
Il dato – accanto a tutti gli altri numeri della tabellina del Covid – è allarmante e merita tutta la nostra attenzione.
Un dato che racchiude in una percentuale la complessità di un fenomeno nuovo – un evento traumatico – che ci ha portati a ridisegnare la nostra esistenza.
Come è cambiata la nostra vita dopo il Covid?
Ormai è più di un anno che ci stiamo rotolando dentro, senza sapere ancora quanto davvero dovremo vivere senza più viaggi, nel buio del distanziamento sociale, costretti nelle “prigionie” domestiche, con le serrande dei negozi mezze chiuse e mezze aperte… nell’abbrutimento dei rapporti interpersonali privati del contatto.
Tutto questo non sapevamo neanche cosa fosse e cosa significasse fino a un anno fa. Tutto questo è il riassunto di come è cambiata la nostra vita dopo il Covid.
E tutto questo non può non avere una qualche ricaduta sulla nostra salute psicologica e sulle relazioni con i figli.
La causa è il grande carico di stress che comporta la difficoltà nel fronteggiare un problema dapprima sconosciuto.
Le emozioni che non riusciamo a controllare
Le emozioni esistono e non possono essere soffocate a lungo. Esse sono le risposte istintive e più naturali agli stimoli provenienti dall’esterno, a quello che ci accade e circonda.
Essendo istintive e fuori del nostro controllo, in situazioni di normalità ed equilibrio riusciamo a gestire anche le emozioni più negative con tutte le loro conseguenze: ansia, agitazione, tristezza, rabbia.
Ma cosa accade, invece, nei momenti in cui vengono a crollare i fondamenti della vita di ogni essere umano: la progettualità, la previsione futura e le certezze che ci danno sicurezza?
Cosa accade quando tutto intorno a noi si alimenta di caos e instabilità?
Ma soprattutto, quali sono le conseguenze di questa situazione sul delicato assetto emotivo di bambini e adolescenti, e come gestire le relazioni con i figli?
Il disordine da stress post-traumatico
È un rischio che corre il 30,9% di bambini e adolescenti.
Ma cos’è il disordine da stress post-traumatico?
Il disordine da stress post-traumatico è un disturbo che manifesta i suoi sintomi a seguito di un evento particolarmente traumatico, che interrompe il flusso continuo della vita naturale di un soggetto.
Ne resta vittima chi vive l’esperienza della guerra, i sopravvissuti a disastri, incidenti e violenze, riportando sintomi quali ansia, depressione, ricordi emotivamente intensi e immagini disturbanti dell’evento traumatico.
Questo dato non deve rappresentare un nuovo spauracchio, ma può essere indicativo per prendere le misure contro i rischi che corre il bambino o l’adolescente in una condizione di difficoltà nel gestire le proprie emozioni.
Come gestire le emozioni di bambini e adolescenti in tempo di Covid
Genitori e figli si trovano periodicamente alle prese con le conseguenze del Covid. I vari lockdown che si susseguono comportano i tanti divieti cui ormai siamo rassegnati, compresa la chiusura delle scuole.
Pertanto le conseguenze più tangibili sono quelle che impegnano mamme e papà nel ricostruire una nuova quotidianità, nel far combaciare orari, lezioni in DAD, impegni di lavoro gestiti in casa.
Spazi fisici e spazi mentali
Ma non sono solo gli spazi fisici a richiedere una nuova organizzazione. Anche e soprattutto gli spazi mentali devono trovare la giusta dimensione per accogliere pensieri ed emozioni che sgomitano stanchi, cercando aria quando, per esempio, sopraggiunge la normalissima noia cui non siamo abituati.
Lo spazio mentale deve essere abbastanza ampio da permettere all’altro di esistere con tutto il suo carico emozionale.
E non sempre questo è possibile, non sempre si riesce a convivere in uno spazio fisico quando gli spazi mentali diventano saturi per starci tutti dentro con i propri impegni e con il morale giusto.
Per starci tutti dentro con quella forza che ogni tanto cede sotto i colpi invisibili di convivenza forzata che, alla lunga, può portare stress e inconciliabilità.
Cause della sofferenza psicologica nei bambini e adolescenti
Tutti abbiamo rivisto le nostre abitudini e abbiamo dovuto riorganizzare le giornate alla luce di una nuova modalità di vivere in casa. La limitazione della libertà è destabilizzante per noi adulti come per i nostri figli.
E non è un caso che proprio tanti disturbi psichici riportati dai giovanissimi si siano aggravati e siano esplosi proprio durante il Covid-19.
Bambini e adolescenti subiscono le conseguenze psicologiche del distanziamento, dell’isolamento, della didattica a distanza, delle giornate vissute in pochi metri quadri quando la casa non concede spazi per le proprie necessarie libertà mentali.
Mai come in questo momento la scuola viene rimpianta dagli stessi ragazzi che non hanno più un luogo fondamentale di aggregazione e scambio.
Quanti di noi si sono trovati a dover rispondere a domande come “Mamma, ma quando tornerò a scuola?”
7 consigli per gestire le relazioni con i figli e contenere lo stress da Covid
Come psicologa e psicoterapeuta in questo momento mi trovo ad affrontare in prima persona le sofferenze psicologiche post-Covid, che stanno dilagando a macchia d’olio.
Il mio impegno è quello di affiancare soprattutto i genitori nella ricerca del miglior equilibrio con i loro figli, piccoli e adolescenti.
Dalle mie esperienze dirette posso trarre alcune considerazioni che possono diventare preziosi consigli per gestire le relazioni con i figli:
- Affronta con apertura la tua sofferenza: non nascondere i tuoi stati d’animo, sopprimendo le tue emozioni non potrai accogliere quelle dei tuoi figli. L’autocontrollo è possibile anche grazie al riconoscimento e all’accettazione dell’emozione.
- Cerca di mantenere regolari gli orari dei bambini: sveglia al mattino, pasti, l’orario in cui andare a letto. Questo ritmo crea stabilità ed equilibrio sia negli adulti sia nei bambini, contribuendo a renderli meno vulnerabili allo stress dei cambiamenti.
- Crea uno spazio per condividere emozioni e reazioni: un giorno o l’altro può capitare di sentirsi più tristi, esasperati o preoccupati. Anche i figli possono provare emozioni stressanti più intense in questi tempi difficili e in continua evoluzione. Non negarle pensando che “tanto poi passano”, concedi loro il giusto spazio per condividerle e affrontarle con il sostegno adeguato.
- Combatti la noia: avere bambini in casa può aiutare a fronteggiare la noia con maggiore motivazione. Un gioco insieme può essere un’occasione di intrattenimento e un canale per esprimere le proprie emozioni.
- Accetta e insegna a far accettare ciò che non puoi cambiare.
- Fai cambiamenti in casa e circondati di odori gradevoli: una diversa organizzazione degli spazi, odori gradevoli profusi in casa – come i profumi per l’ambiente ma anche quelli dei cibi – possono davvero cambiare la percezione dello spazio in cui viviamo. Anche un piccolo cambiamento percettivo, infatti, può contribuire a rinnovare l’atmosfera.
- Tuffati nella bellezza della semplicità: ritrova il bello delle piccole soddisfazioni e insegna anche ai tuoi figli che proprio nelle piccole cose si possono trovare quella stabilità e concretezza che ti confortano quando senti venir meno i tuoi punti fermi.
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